VIII Legislatura – Tornata dell’8 luglio 1861
Ora, non si saprebbe vedere per quali ragioni agenti del Governo i quali compiono le medesime funzioni in limitrofe provincie, e nelle medesime
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La società ed il Governo, per ulteriori accordi e nei limiti delle tariffe suddette, formeranno le tariffe definitive allo scopo di adottare riguardo
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Governo entro nove anni,» cioè un anno dopo lo spirare del contratto d'esercizio per la strada da Cancello per Sarno a Sanseverino.
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della Marca; per questo, mentre avrebbe servito meglio alle popolazioni, sarebbe stata nello stesso tempo di maggior utile al Governo, perchè
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conveniente che questa comunicazione fosse, per quanto possibile, in proprietà del Governo.
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Allo stato attuale delle cose, se il tronco da Bologna ad Ancona fu attivato, fu perchè il Governo indirettamente vi venne in soccorso; e rispetto al
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che le mancò finora. La linea che la società assunse dal Governo pontificio da Bologna ad Ancona e Roma consta di oltre 500 chilometri, dei quali nei
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sembra cosa evidentemente consentanea agli interessi dello Stato che questa linea sia proseguita sino a Ceprano per conto del Governo, e non già ceduto
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un tronco di strada il quale, dipartendosi da quella di Bologna, andasse fino a Ravenna. Per l'attuazione di questo tronco fu stabilito che il Governo
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Si fu in conseguenza dell'annessione dell'Emilia e delle Marche che il Governo del Re fu posto in contatto con una compagnia estera, la quale aveva
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Oltre a ciò è da notarsi che il Governo, con questa cessione alla società della sua linea che possiede da Napoli a Capua, creerebbe degl'imbarazzi
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Allo stato delle cose, io credo che il Governo possa concorrere a sussidiare la società per la pronta esecuzione della linea Bologna-Ancona, ma che
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caduti erano stati comparativamente così regolari, che appariva di grande convenienza pel Governo di mettersi immediatamente in stabile relazione con
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Il Governo del Re, pertanto, era in dovere d'andar molto cauto, prima di concretare definitivi accordi con questa compagnia. Egli non poteva
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Ma, mentre la prudenza obbligava il Governo a procedere colla massima cautela, non era men vero che la compagnia delle ferrovie romane nel numero
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Chiunque vede quanto sia dannoso al libero esercizio il fare che il Governo abdichi, nella linea che possiede da Napoli a Capua, uno dei tronchi che
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Il Governo si trovava pertanto in questa situazione, di dover andare molto cauto nello stabilire i rapporti definitivi colla compagnia delle strade
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acquisiti dalla compagnia romana, in virtù delle concessioni dei Governo pontificio, dipendeva dal di lei buon volere di non dare costrutta questa
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che in sostanza ciò era dovuto ai vantaggiosi patti fatti dal Governo italiano. (Vedi “Constitutionnel”; juin.)
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il Governo del Re animato da mal volere verso la compagnia romana, essere egli disposto a contestare a quest'ultima i diritti acquisiti sotto al
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Senza dubbio che il Governo in questa occasione accordava una garanzia piuttosto lauta, cioè 500,000 lire per chilometro d'introito netto, nel caso
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porto il Governo fa intraprendere lavori assai rilevanti, lavori che forse costeranno un milione e mezzo o due milioni, lavori che il Governo fa assai
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206 chilometri, incorreva nella caducità. Il che evidentemente è una considerazione di non poca importanza. Il Governo inoltre si caricava per la
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Fu per tal modo che si approfittò di questa necessità in cui si trovava il Governo di promuovere una diramazione dalla linea Bologna-Ancona per
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possibile che per qualche tempo risulti una differenza da pagare per parte del Governo, si può ritenere con fondamento che col tempo questa differenza
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5° Se il Governo sia guarentito che la società abbia poi mezzi sufficienti per andare da Ancona a Roma.
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2° Se sia conveniente che il Governo riconosca questa società, come si viene a riconoscerla colla convenzione del 3 ottobre 1860.
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3° Se il Governo avesse mezzo legale e conveniente nel disposto col capitolo 32° del capitolato di concessione per forzare le Romane a subire
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costituisce un reale vero miglioramento delle condizioni anteriori del contratto che lo Stato aveva colle Romane. Ammesso che il Governo dovesse accettare la
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L'onorevole deputato Brunet ha raccolto nei giornali (non so in quali) che questa società aveva fatto col Governo un contratto così grasso, è parola
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Governo.
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Egli adduce come prova della convenienza nel Governo di sbarazzarsi di questo tronco e cederlo alla società, perchè l'esperienza ha dimostrato come
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Se il Governo ha l'intenzione di far eseguire la strada contenuta nel progetto di legge presentato alla Camera, relativo ai signori Adami e Lemmi, se
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Osserva in secondo luogo l'onorevole relatore, che sarebbe sconveniente che il Governo conservasse l'esercizio da Cancello a Sarno e Sanseverino.
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Persisto quindi nell'opinione essere nell'interesse del Governo che la linea già sua da Napoli a Capua sia per conto suo proseguita sino a Ceprano e
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Ma io non dico che il Governo ceda la strada da Napoli sino a Ceprano, e poi conservi l'esercizio di questo tronco; io dico che esso conservi ciò che
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per rispetto all'esercizio, chi potrebbe dar consiglio al Governo di esercitare esso una linea la quale non è altro che la prosecuzione d'altra linea
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il Governo volesse continuare i lavori di compimento di quella linea ed esercitarla, si troverebbe a fronte di una materiale e morale impossibilità di
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giustificazione. Credo per altro di rispondere ad una osservazione del signor relatore relativa all'esercizio fatto dal Governo sul tronco da Napoli a
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assumerebbe il Governo, sarebbe eccessivo in confronto del vantaggio che ne deriva.
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1861, e pella provvisoria sistemazione dei rapporti della società predetta col Governo del Re, per quanto riguarda le concessioni delle ferrovie
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Perchè poi la società stessa non avesse per sè tutto il vantaggio, ma vi fosse anche il vantaggio del Governo, io crederei che, in luogo d'imporre la
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ricco, e che era stato privilegiato di questo favore nel passato, sotto il Governo delle Romagne, quando era ministro dei lavori pubblici il conte
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seno, che, se veramente v'ha convenienza di fare questa immissione, il Governo ha le mani libere per farla, mentre la Commissione non aveva tutti gli
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Governo entro nove anni.»
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La società ed il Governo, per ulteriori accordi e nei limiti delle tariffe suddette, formeranno le tariffe definitive allo scopo di adottare riguardo
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progettata modificazione, che anzi mi comparivano maggiori nel senso dell'antico art. 8, in cui l'ingerenza del Governo non era diretta per mezzo
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di prolungamento e diramazione che fossero costrutte per tutto quel tempo per cui piacerà al Governo, il qual tempo però non potrà, » ecc.
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l'onorevole relatore, e per parte del Governo, come per parte della società, si sostenevano diverse opinioni. Colla sua proposta la Commissione ha creduto, e
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, ed in conseguenza ad attenuare la sua risponsabilità che il Governo deve lasciare interissimo per il buon andamento del pubblico servizio. Quindi
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Accademia della crusca
